Udinese presenta Gueye in anticipo e Buksa il 15: ecco le dichiarazioni dei nuovi acquisti

Udinese presenta Gueye in anticipo e Buksa il 15: ecco le dichiarazioni dei nuovi acquisti
nov 25 2025 Giacomo Bellanotte

La stagione 2025-2026 dell'Udinese Calcio S.p.A. prende forma con un’operazione di mercato che ha sorpreso i tifosi: la presentazione di Idrissa Gueye e Adam Buksa non è avvenuta insieme, come annunciato inizialmente, ma in due giorni diversi. Il senegalese, ex Football Club de Metz, è stato presentato sabato 13 settembre 2025, un giorno prima del previsto, mentre il polacco, arrivato da un’esperienza in Serie B, ha fatto il suo ingresso ufficiale lunedì 15 settembre alle 14.00 nella sede di Udine. La modifica, comunicata ufficialmente dall’Udinese il 8 settembre, ha cambiato il ritmo delle presentazioni, ma ha anche aggiunto un tocco di drammaticità a un mercato già carico di aspettative.

Un anticipo che ha fatto discutere

Perché anticipare Gueye? La risposta non è ufficiale, ma i segnali non lasciano spazio a dubbi. Il centravanti senegalese, 36 anni, ex capitano del Metz e veterano di oltre 400 partite in Europa, è stato presentato in un’atmosfera quasi solenne. Davanti a una sala stampa gremita, dopo gli interventi di Massimiliano Collavino, responsabile dell’area tecnica, e di Nani, dirigente sportivo, Gueye ha preso la parola con una voce ferma: “Darò tutto fino all’ultima goccia di energia”. Una frase che ha fatto il giro dei social, quasi un giuramento. Non era solo un discorso da campione: era un messaggio chiaro. L’Udinese non vuole solo un giocatore, vuole un leader. E Gueye, con la sua esperienza in Ligue 1, Premier League e Nazionale senegalese, è l’uomo giusto per guidare una squadra che cerca stabilità.

La decisione di anticipare la sua presentazione potrebbe essere legata alla sua rapida integrazione. Mentre Buksa era già in campo — ha segnato il 2-1 all’Arena Garibaldi di Pisa il 14 settembre — Gueye aveva bisogno di più tempo per adattarsi al clima, alla lingua, alla mentalità italiana. E così, l’Udinese ha scelto di dargli un palco tutto suo, senza distrazioni. Una mossa da manager esperto. Non si trattava solo di logistica: era un segnale di rispetto.

Buksa: il guerriero che ha già vinto

Se Gueye è il pilastro, Buksa è il proiettile. Il 29enne attaccante polacco, già noto in Italia per la sua intensità e la sua capacità di sfruttare ogni spazio, ha esordito con un gol e un’impressione duratura. Il suo primo match con la maglia bianconera non è stato in un palazzetto, ma in un campo ostile, contro una squadra che lotta per la salvezza. E lui ha fatto il suo dovere. “Sono nel posto giusto al momento giusto”, ha detto lunedì, con un sorriso che non nascondeva la determinazione. E ha aggiunto: “In Italia per dimostrare chi sono”. Due frasi semplici, ma cariche di significato. Buksa non è un nome famoso per i tifosi italiani, ma ha già scritto la sua prima pagina con un gol in trasferta. Non ha bisogno di presentazioni: ha già dimostrato di essere un guerriero.

Il suo rapporto con il tecnico Nikolaos Anastopoulos, detto Runjaic, sembra particolarmente forte. Secondo fonti interne, il mister lo ha cercato fin dall’estate, attratto dalla sua versatilità tra i pali e la capacità di giocare da solo. Buksa non è un centravanti classico: è un’arma da 90 minuti, capace di coprire il terzo campo, di rientrare, di spostarsi. Un giocatore da Serie A moderna. E l’Udinese, che ha sempre avuto un occhio attento per i profili non convenzionali, ha colto nel segno.

La strategia di Pozzo: qualità, non quantità

L’Udinese Calcio S.p.A., fondata nel 1896 e presieduta da Giampaolo Pozzo, ha sempre operato con una filosofia precisa: investire poco, ma bene. Non compra stelle, compra carattere. E questa estate non fa eccezione. Gueye e Buksa non sono i nomi che fanno scalpore sui giornali di Milano o Roma. Ma sono due giocatori che hanno già dimostrato di saper vincere. E in un calcio sempre più costoso, l’Udinese resta un’oasi di razionalità.

Le presentazioni sono iniziate venerdì 12 settembre con i nuovi acquisti di minor rilievo, e si sono concluse con questi due. Un piano preciso. Non c’è stato caos. Non c’è stato rumore. Solo un’attenzione maniacale ai dettagli. E forse, proprio qui sta la chiave del successo dell’Udinese: non cerca di impressionare il mondo. Vuole solo essere competitivo. E con Gueye e Buksa, ha messo due pezzi fondamentali in un puzzle che sta diventando sempre più chiaro.

Quello che viene dopo: la partita contro la Lazio

Ora la palla passa al campo. L’Udinese affronterà la Lazio domenica 21 settembre, in un match che potrebbe decidere il tono della stagione. Gueye, con la sua esperienza, dovrà controllare il centrocampo, spezzare i ritmi e dare sicurezza. Buksa, invece, dovrà sfruttare ogni occasione, soprattutto contro difese che lo conoscono già. La squadra ha segnato solo 3 gol nelle prime tre partite: la pressione per trovare più continuità offensiva è alta. Ma con questi due, l’Udinese ha ora due armi che non aveva. E forse, per la prima volta da anni, i tifosi credono davvero che la salvezza non sia un miraggio.

Il contesto: un mercato che cambia il volto dell’Udinese

L’Udinese, negli ultimi cinque anni, ha cambiato tre allenatori, quattro presidenti ad interim e ha vissuto due retrocessioni. Ma questa estate, qualcosa è diverso. Non c’è panico. Non c’è disperazione. C’è un piano. E quel piano ha un nome: Giampaolo Pozzo. L’imprenditore di Alzano Lombardo, che controlla anche il Watford e ha costruito una rete di club in Europa, sa cosa vuole: un modello sostenibile. E Gueye e Buksa sono perfetti per quel modello. Non costano cifre folli, ma danno risultati concreti. E in un calcio dove i bilanci sono sempre più stretti, questa è l’unica strada possibile.

Frequently Asked Questions

Perché l’Udinese ha anticipato la presentazione di Gueye?

L’anticipo è stato deciso per permettere a Idrissa Gueye di adattarsi meglio al contesto italiano, sia linguisticamente che tatticamente. La società ha voluto dargli una presentazione dedicata, senza distrazioni, per sottolineare il ruolo di leader che gli è stato affidato. Inoltre, Gueye era già in ritiro con la squadra da alcuni giorni, mentre Buksa era appena arrivato da Pisa dopo il suo esordio.

Quale impatto avranno Buksa e Gueye sulla formazione dell’Udinese?

Buksa, con la sua velocità e capacità di movimento, è destinato a giocare da centravanti in un 4-3-3, mentre Gueye agirà da regista difensivo, liberando spazi per i centrocampisti offensivi. Insieme, coprono due lacune critiche: l’assenza di un goleador affidabile e la mancanza di esperienza nel centrocampo. La loro combinazione potrebbe cambiare il volto del gioco dell’Udinese, rendendolo più organizzato e pericoloso in contropiede.

Perché il trasferimento di Buksa ha suscitato interesse tra i tifosi?

Buksa ha già segnato in una partita ufficiale con la maglia dell’Udinese, vincendo 2-1 in trasferta a Pisa. Questo lo rende l’unico nuovo acquisto della stagione a essere già diventato protagonista in campo. I tifosi lo vedono come un giocatore con lo spirito giusto: duro, determinato, senza fronzoli. È un simbolo del calcio che l’Udinese vuole riproporre: autentico, senza eccessi.

Quanto hanno costato i due calciatori?

Le cifre ufficiali non sono state rese pubbliche, ma fonti vicine alla società indicano un costo complessivo inferiore a 3 milioni di euro, con bonus legati alle prestazioni. Gueye è stato acquistato a titolo definitivo per circa 1,2 milioni, mentre Buksa è arrivato con un prestito con obbligo di riscatto da 1,5 milioni. Un investimento minimo per un ritorno potenzialmente alto, tipico della filosofia Pozzo.

Cosa significa questa scelta per il futuro dell’Udinese?

L’Udinese sta costruendo un modello sostenibile: giocatori esperti, a basso costo, con un alto rendimento. Se Buksa e Gueye daranno risultati, la società potrebbe replicare questa strategia per altri ruoli. Non si tratta di un mercato di emergenza, ma di un progetto a lungo termine. L’obiettivo non è la Champions, ma la stabilità. E questa scelta potrebbe essere il primo passo verso un’era nuova.